Con questa definizione i Carabinieri di Vercelli apostrofano le persone che hanno quasi reso in schiavitù un 74enne di Vercelli con “costante somministrazione di vino, bevande alcoliche e psicofarmaci” procurandogli un persistente stato di stordimento, soggiogandolo alle loro richieste. All’uomo hanno sottratto ben 110mila Euro e stavano attendendo che gli arrivasse la pensione dalla Svizzera per altri 600 mila euro.
Sono finite agli arresti:
– C.L., 54enne originaria di Mercogliano e residente in Vercelli, badante della vittima, gravata da pregiudizi penali per reati contro la persona, il patrimonio e la fede pubblica;
– G.M., 44enne albanese residente in Vercelli, compagno convivente della badante, gravato da pregiudizi penali per reati contro la persona, il patrimonio e la fede pubblica.
Sono indagate con avviso di garanzia:
– A.A., 68enne originario di Mercogliano, cognato della badante, per aver reperito e mantenuto i contatti con il promotore finanziario avellinese;
– A.L., 64enne originaria di Avellino e residente in Mercogliano, sorella della badante, gravata da pregiudizi penali per reati contro la persona; per aver reperito e mantenuto i contatti con il promotore finanziario avellinese;
– G.C., 62enne vercellese, medico di base, indagato per favoreggiamento personale perchè, benchè obbligato a mantenere il più stretto riserbo sulle indagini in corso nonchè essendo stato richiesto di collaborare con gli inquirenti nel caso in cui l’indagata C.L.si fosse a lui rivolta, quale medico di base dell’anziano 74enne, per ottenere informazioni circa la ritualità della procedura posta in essere da parte del consulente tecnico del Pubblico Ministero incaricato di sottoporre a visita medica la vittima, raccomandando a C.L. di non parlare al telefono e dicendole di recarsi personalmente presso il suo studio, informandola in tale frangente di essere persona sottoposta alle indagini e di non parlare al telefono in quanto presumibilmente sottoposta ad intercettazione, quindi rassicurandola di aver riferito ai Carabinieri, nel corso della stesura del verbale di sommarie informazioni, tutte circostanze a lei favorevoli, aiutava l’indagata C.L. ad eludere le investigazioni dell’Autorità Giudiziaria;
– D.B., 46enne originario di Avellino, promotore finanziario incaricato da c.m. di gestire la pratica per l’accaparramento dei fondi svizzeri.
Sentiamo i dettagli raccontati dai Militari dell’Arma che colgono l’occasione di avvisare le fasce più deboli della popolazione di prestare attenzione alle persone che “bussano” alla loro porta; e di chiamare sempre il 112 quando si hanno dubbi su chi si incontra.
(grazie a Claudio Cagnoni, Radio City, per il prezioso aiuto)