Questo non è un vero e proprio racconto ma una serie di curiosità sul Natale lette sui libri e in rete. Ovviamente non sono riuscito ad elencare tutte le innumerevoli leggende sul Natale e sui suoi riti ma, le seguenti, sono alcune tra le più curiose.
Alcune le conoscevo, altre no. Molte hanno diverse versioni.
Eccole:
1 – Sembra che il Natale sia la riproposizione, in chiave cristiana, dei Saturnali una festa di chiara matrice pagana per celebrare Saturno, protettore delle semine. In questa occasione la gente usava scambiarsi regali e partecipare a lauti banchetti.
2 – Babbo Natale, Santa Claus, in italiano San Nicola, è il protettore di studenti e bambini. La leggenda dice che Babbo Natale provenisse da una famiglia di origini turche nobile e molto ricca. Sempre secondo la leggenda egli sarebbe stato un uomo di grande generosità e avrebbe salvato tre povere ragazze dalla miseria donando loro tre sacchi di monete d’oro come dote. Passando da casa loro e non trovandole si sarebbe calato dal camino per consegnare i sacchi. Da qui nacque la famosa tradizione.
3 – L’usanza di addobbare l’albero di Natale deriverebbe dall’antico Egitto dove, durante il culto del sole si usava addobbare una piramide. Quando la trasposizione delle antiche religioni pagane arrivò nel Nord Europa, gli abitanti di queste terre, addobbarono un albero che per la la sua forma triangolare ricordava una piramide.
Un’altra leggenda racconta che, molto tempo fa, qualche giorno prima di Natale, un bambino uscì dopo il tramonto in una foresta per cercare legna da ardere nel camino. Si perse. Durante la notte il piccolo, per cercare un riparo, si rifugiò sotto ad un abete che decise di proteggerlo dal freddo e dai pericoli con i suoi rami. Quando il mattino dopo gli abitanti del villaggio che per tutta la notte cercarono il bambino lo trovarono, notarono che l’albero era tutto ricoperto da decorazioni di ghiaccio e neve. Da allora, a Natale, decisero di addobbare un abete in ricordo di quelle splendide decorazioni naturali e di quel miracolo.
4 – La parola presepe deriva dal latino praesepe che significa mangiatoia.
5 – La figura di Babbo Natale, come la conosciamo oggi, con i capelli e la barba bianca, vestito di rosso, nasce nel 1931 come vero e proprio prodotto commerciale della Coca Cola ad opera di un pubblicitario, un certo Sundbolm. Le renne che accompagnano Babbo Natale mentre porta i doni con la slitta furono introdotte nell’immaginario collettivo sempre dalla Coca Cola. Prima Santa Claus portava i regali su un cavallo bianco.
6 – Il panettone, narra una voce popolare, fu inventato da un umile sguattero della cucina di Ludovico il Moro, un certo Toni. Alla vigilia di un Natale, il capocuoco degli Sforza bruciò il dolce preparato per il banchetto ducale. Toni, allora, decise di sacrificare il panetto di lievito madre che aveva tenuto da parte per il suo Natale. Lo lavorò a più riprese con farina, uova, zucchero, uvetta e canditi, fino ad ottenere un impasto soffice e molto lievitato. Il risultato fu un successo strepitoso, che Ludovico il Moro chiamò Pan de Toni in omaggio al creatore.
La vera origine del panettone va ricercata nell’usanza diffusa nel medioevo di celebrare il Natale con un pane più ricco di quello di tutti i giorni. La sera del 24 dicembre si poneva nel camino un grosso ciocco di legno e, nel contempo, venivano portati in tavola tre grandi pani di frumento, materia prima per l’epoca di gran pregio. Il capofamiglia ne serviva una fetta a tutti i commensali, serbandone una per l’anno successivo, in segno di continuità.
7 – Anche la storia del pandoro è ricca di aneddoti e leggende. L’attuale versione del pandoro risale all’ottocento come evoluzione del “nadalin”, il duecentesco dolce della città di Verona. Il suo nome e alcune delle sue peculiarità risalirebbero invece ai tempi della Repubblica Veneziana dove sembra fra l’offerta di cibi ricoperti con sottili foglie d’oro zecchino, ci fosse anche un dolce a forma conica chiamato “pan de oro”. Un’altra storia assegna la maternità del pandoro alla brioche francese, che per secoli ha rappresentato il dessert della corte dei Dogi.
In ogni caso c’è una data che decreta ufficialmente la nascita del pandoro, il 14 ottobre 1884, giorno in cui Domenico Melegatti depositò all’ufficio brevetti un dolce dall’impasto morbido e dal caratteristico stampo di cottura con forma di stella troncoconica a otto punte, opera dell’artista Dall’Oca Bianca, pittore impressionista.
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Questo racconto di Gian Luca Marino fa parte di una serie di 17 racconti prima del Natale, uno per ogni giorno, partendo dalla festa dell’Immacolata.
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